La violenza estrema della guerra

Categoria
Seminario
Data
27 Ottobre 2018
Luogo
Salone delle Conferenze - Collegio Marianum - Via San Vittore, 18 - Milano
GIORNATA DI STUDIO

 

La SIRTS, proseguendo nell’approfondimento della tematica “Violenza e Dialogo” affrontata nel Congresso Internazionale del 24 e 25 novembre 2017, propone una nuova giornata seminariale sul tema della violenza estrema della guerra con cui i professionisti dell'area medico-psicosociale ed educativa sempre più spesso sono chiamati a confrontarsi. Le reazioni più frequenti che i contesti di guerra suscitano, si colorano di sentimenti d'ingiustizia e d'impotenza che mettono a dura prova la ricerca di risposte per le vittime.

La giornata sarà aperta da Michela Paschetto che attualmente ricopre il ruolo di Coordinatore della divisione medica di Emergency presso la sede di Milano e lavora per Emergency dal 2009 in qualità di infermiera svolgendo il ruolo di coordinatore medico in Afghanistan/Iraq dal 2010 al 2017. Il suo intervento  Afghanistan: gli effetti collaterali della guerra,  a partire dall'evoluzione ed analisi del sistema  sanitario afgano - dalla chirurgia di guerra, alla pediatria, la maternità e il Primary Heath -  mostrerà come tutto il sistema viene distrutto dal conflitto e come la situazione di crisi protratta influisce indiscriminatamente su tutti i campi dell'assistenza.

Con una differente connotazione, seguirà l'apporto di  Alexia Jacques, dottore in scienze psicologiche e dell'educazione, psicologa e psicoterapeuta sistemica  per individui,  coppie e  famiglie , docente  presso la Libera Università di Bruxelles, in Belgio. Con l'intervento Processo di disumanizzazione e di riumanizzazione nel contesto delle violenze genocidarie del Burundi, presenterà il lavoro di ricerca svolto nei campi dei rifugiati del Burundi e nei paesi limitrofi, sul processo di riumanizzazione dei sopravvissuti che sono fuggiti dalla guerra e dei bambini testimoni del genocidio dei propri genitori

La giornata si concluderà con  Natale  Losi, psicoterapeuta familiare, etnoterapeuta, medico, antropologo e sociologo, Direttore della Scuola di psicoterapia etnosistemico-narrativa di Roma (www.etnopsi.it). Il suo intervento Guarire la guerra : storie che curano le ferite della guerra a livello individuale e collettivo, proporrà un metodo innovativo di cura per le persone coinvolte nei conflitti armati che vorrebbero tornare ad una vita dignitosa. Il relatore proverà a rispondere a degli interrogativi, quali «è possibile realizzare nell'ambito della salute mentale qualcosa di equivalente all'attività di Emergency nella chirurgia? Gli psichiatri e gli psicoterapeuti sono preparati a curare le ferite invisibili di chi fugge dalla guerra senza confondere normali reazioni di sofferenza con sindromi psichiatriche tipiche di contesti di non belligeranza?».

I diversi interventi, pur provenendo da differenti contesti istituzionali e professionali, condividono la tensione verso una ricerca di senso per la costruzione di un'ipotesi relazionale per i sopravvissuti.

Destinatari: psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, infermieri, medici counselor, mediatori, avvocati, insegnanti, educatori professionali, operatori di relazioni d'aiuto, cittadini interessati alle tematiche affrontate.

 

 

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